Sor Deodato Fortunato

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I personaggi


Sor Deodato Fortunato apparve per la prima volta il 21 dicembre 1919 sulle pagine del supplemento domenicale della Gazzetta di Ozzano. Nato dalla penna dei nostri avi, i f.lli Aristide e Giacomo Mattioli, si impose dopo breve tempo come una delle striscie satiriche più di successo dell'epoca, e decretò il successo del giornale che l'ospitò per quasi tre anni.

I personaggi della striscia erano prevalentemente due: il grasso e fortunato sor Deodato e l'ispido e malvagio Barbablè. Secondo quello che scrisse il direttore del giornale, Augusto Biancazzi, nella lettera di presentazione, i due avrebbero dovuto essere una metafora dei costumi della nascente borghesia industriale: sor Deodato rappresentava i padroni, i ricchi, i fortunati di nascita; Barbablè, al contrario, era il simbolo del proletariato sfruttato ed oppresso che si ribella contro i potenti prendendosi delle piccole rivincite.

Inizialmente Barbablè era più che altro un mattacchione dispettoso nei confronti di Deodato, ma più gli scherzi erano sinistri più la striscia aveva successo.

Il 7 marzo 1920 viene presentata al giornale questa striscia al giornale:

Il successo fu strepitoso e da allora Sor Deodato è morto in quasi ogni striscia per poi ritornare in vita nell'episodio successivo.

La sequenza surreale di queste morti e resurrezioni causò ai f.lli Mattioli un incredibile stress nervoso che li portò, nella striscia del 13/11/1921, a disegnare per Sor Deodato una morte talmente orrenda che il giornale fu sequestrato dalla Pubblica Sicurezza prima che arrivasse alle edicole. La striscia fu sospesa per tre settimane. Dopo questo episodio la serie riprese tra alti e bassi, mentre la salute mentale degli autori progressivamente andava peggiorando.

Nelle ultime sei strisce, quando ormai anche il giornale stava chiudendo, gli autori diedero libero sfogo alla loro insofferenza vendicando Sor Deodato disegnandolo mentre torturava atrocemente Barbablè fino alla morte.

La striscia si concluse il 23/4/1922.

In quanto pronipoti dei f.lli Aristide e Giacomo Mattioli, possediamo l'intera collezione originale delle strisce di Sor Deodato Fortunato che sarà caricata il prima possibile on-line. Le prime strisce le trovate qui.

 

Sor Deodato fortunato.
Pacioso, ingenuo, credulone. Curiosamente la sua pipa spesso gli sopravvive.

  Il malvagio Barbalè.
Crudele e violento, ma apparentemente senza alcuna ragione...
 
Adalgiso il poliziotto.
Si intromette nelle faccende dei due, ma spesso non giova né all'uno né all'altro.
 
La bella Fiorina.
E' fidanzata con sor Deodato, ma in realtà ama Barbablè. E' ulteriore motivo di acredine tra i due.

Ulteriori approfondimenti li trovate su:


Mirabolante Almanacco dei f.lli Mattioli n.1
Editrice Black Velvet
€ 3,00 ISBN: 88-87827-11-7